Pistoia (mercoledì 16 aprile 2025) — L’amministrazione provinciale ha incontrato ieri sera i residenti delle località coinvolte dagli interventi al ponte sulla Bure a Pontenuovo, sulla SP5 Montalese nel comune di Pistoia.
di Matteo Della Bartola
Presenti all’incontro il presidente della Provincia Luca Marmo, la consigliera con delega alla viabilità Lisa Amidei, il consigliere delegato al tpl Matteo Giusti e il dirigente dell’area tecnica ing. Lorenzo Conti, i quali hanno aggiornato i cittadini sulle problematiche che, al momento, non consentono di indicare una data di riapertura della struttura viaria.
I lavori, iniziati il 23 ottobre scorso e che dovevano inizialmente terminare a fine dicembre, hanno incontrato nel corso del tempo una serie di criticità che hanno determinato l’allungarsi dei tempi delle lavorazioni anche a fronte dello spostamento dei sottoservizi e, in ultimo, agli esiti sulle analisi del calcestruzzo risultato non conforme al capitolato dei lavori.
Alla data odierna il direttore lavori ha sollevato obiezioni sulla spalla del ponte, già nel febbraio scorso oggetto di monitoraggio, che obbliga l’impresa esecutrice a non procedere con le lavorazioni. La Provincia ha provveduto immediatamente ad affidare l’incarico a un esperto che effettuerà le dovute verifiche alla spalla e, in base alle sue indicazioni, si deciderà come procedere.
“Le criticità che si sono avvicendate durante gli interventi al ponte sono state tante e di vario tipo – ha dichiarato il presidente Marmo – Confidiamo, terminate le valutazioni dell’esperto incaricato, di completare l’opera e restituire la struttura ai cittadini. Mi scuso, a nome dell’amministrazione, per questo grave ritardo che ha causato impattanti disagi per chi vi abita e per chi usufruisce del ponte per gli spostamenti”.
Rispetto al trasporto pubblico locale, come dichiarato nel corso dell’incontro dal consigliere Giusti, al momento permangono le deviazioni in essere. Una volta completate tutte le verifiche necessarie e riaperto il ponte, sarà possibile ripristinare integralmente il servizio secondo il percorso originario. Ciò avverrà non appena sarà consentito il transito ai mezzi pubblici, in piena sicurezza e nel rispetto delle prescrizioni previste.
Relativamente ai ristori destinati alle attività commerciali la consigliera Amidei ha comunicato che la Regione Toscana ha stanziato, nell’ultima variazione, 240 mila euro per i comuni di Pescia, San Marcello e Pistoia a causa dei lavori strutturali di ponte all’Abate, ponte di Maresca e Pontenuovo. Sta adesso ai Comuni procedere con il riconoscimento della zona rossa, la raccolta dei dati da parte delle attività interessate e la liquidazione, una volta ultimati definitivamente i lavori e riaperta la viabilità.
Anche la leghista Cinzia Cerdini interviene dopo l’incontro di ieri sui lavori a Pontenuovo.
“È stata una serata carica di tensione e frustrazione, durante l’incontro pubblico tra i cittadini di Pontenuovo e i rappresentanti della Provincia. Al centro del dibattito, ancora una volta, il ponte chiuso da mesi: un’infrastruttura fondamentale per il territorio, la cui riapertura è stata rinviata più volte, alimentando il malcontento della popolazione. L’incontro, atteso da settimane, si è presto trasformato in un acceso confronto.
Il presidente della Provincia e l’assessore delegato alla viabilità si sono presentati consapevoli del clima che li attendeva. Una presenza che ha richiesto coraggio, sì, ma che non ha evitato loro critiche durissime. Qualcuno li ha definiti “rossi di vergogna”, travolti da una valanga di contestazioni e richieste di risposte concrete.
La loro presenza non è bastata a rassicurare i presenti: alla domanda più attesa – “Quando riaprirà il ponte?” – non è stata fornita alcuna risposta concreta. Nessuna data certa e l’incontro, atteso da settimane, si è presto trasformato in un acceso confronto. Nessuna data, nessuna certezza. Solo l’ennesimo rinvio.
L’apoteosi della rabbia è arrivata proprio in quel momento. “Siamo stufi di promesse non mantenute”, hanno urlato molti cittadini, denunciando una situazione che va ben oltre il disagio logistico. A far male, dicono, è la sensazione di abbandono. “Questa Provincia è distante anni luce dalle nostre difficoltà quotidiane”, ha detto un abitante con tono esasperato. “Abbiamo perso la fiducia nelle istituzioni”.
Il ponte, chiuso ormai da mesi, rappresenta una ferita aperta per la comunità: disagi nei collegamenti, attività commerciali penalizzate, e la sensazione crescente che i problemi dei territori più piccoli siano sempre relegati all’ultimo posto. Ora i cittadini chiedono più di una semplice presenza: pretendono impegni certi, tempi chiari e rispetto. La Provincia è chiamata a un cambio di passo, prima che il distacco tra istituzioni e territorio diventi una frattura insanabile”.