Pescia (mercoledì 2 luglio 2025) — Letizia Bagnoli (portavoce FdI Pescia e Uzzano), Giacomo Melosi (consigliere comunale FdI Pescia), Gregorio Stiavelli (segretario Lega Salvini Premier Pescia) e Niccola Menicucci (portavoce Forza Italia Pescia) intervengono sulla Fondazione Collodi con una lettera indirizzata al sindaco Franchi.
di Matteo Della Bartola
“Le recenti vicissitudini legate alle sorti della Fondazione Nazionale Carlo Collodi hanno prepotentemente spinto in avanti il dibattito sul prossimo futuro sia della fondazione stessa, che del Parco di Pinocchio, di Villa Garzoni, di tutto il paese di Collodi e con loro di tutto il territorio.
Riconoscendo da sempre, seppur non risparmiando critiche quando necessario, il valore della fondazione, custode di un immenso patrimonio monumentale e culturale, in qualità di rappresentanti di una buona parte dei cittadini pesciatini, abbiamo sentito il dovere di prendere un’univoca posizione su un tema così importante e che dovrebbe costituire uno dei cardini della rinascita del nostro territorio.
I cambiamenti, quando ponderati, lungimiranti e portatori di innovazione, non dovrebbero spaventare, ma anzi essere recepiti ed analizzati per poter avere una visione più ampia sull’odierna situazione che, piaccia o meno, vede la fondazione in una forte situazione debitoria, incapace autonomamente di poter far fronte ai necessari investimenti per poter rilanciare un comparto che da solo potrebbe rappresentare gran parte degl introiti del nostro comune, sia in termini di occupazione, di prestigio e anche economici.
A ciò dobbiamo aggiungere anche una componente pubblica che negli anni non ha saputo fare la propria parte: preme ricordare che fino a pochi anni fa la rappresentanza all’interno del consiglio della fondazione era garantita a due membri nominati rispettivamente dalla maggioranza e dalla minoranza consiliare. Questo fino alla modifica dello statuto, senza che nessuno avesse niente da eccepire, che tale rappresentanza veniva lasciata solo al sindaco in carica.
Siamo fortemente convinti che la rappresentanza pubblica sia necessaria e non vada messa in discussione, ma lo siamo altrettanto del fatto che debba farlo con convinzione, cognizione di causa, col solo fine di tutelare il nostro patrimonio e se possibile di valorizzarlo. Tutto questo, ad oggi, è venuto meno.In questo quadro non certo idilliaco, si apre un’opportunità importante, con alcuni privati disponibili non solo ad investire ingenti somme di denaro, ma anche di sobbarcarsi i debiti pregressi, costituendo una società nella quale sarebbe sempre garantita la rappresentanza della Fondazione e con essa quella pubblica.
Fondazione che continuerebbe a occuparsi degli aspetti culturali, della promozione e diffusione di Pinocchio e del suo paese natale in Italia e nel mondo, mentre imprenditori con decennale esperienza nella gestione immobiliare, penserebbero alla strategia di rilancio del Parco, della Villa e di conseguenza di Collodi e tutto il territorio.
Investitori del calibro di Costa Edutainment Spa e del gruppo Fbh, potrebbero portare più facilmente all’attenzione anche ministeriale la questione variante stradale, che in ottica di un progetto complessivo di sviluppo, riuscirebbe ad ottenere con maggior probabilità il riconoscimento di opera di interesse nazionale, fino ad arrivare a ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione dell’opera.
Per questo motivo ci sentiamo di esprimere preoccupazione per l’atteggiamento ostativo mostrato sia dai gruppi di maggioranza, che a mezzo stampa hanno dichiarato ferma opposizione a ogni ipotesi di ingresso dei privati in società con la Fondazione, sia dai lei stesso che, successivamente a un incontro con i diretti interessati durante il quale si è detto favorevole al progetto, ha inspiegabilmente fatto un passo indietro in sede di votazione nel consiglio generale della fondazione, astenendosi sul punto riguardante il progetto stesso.
Non solo, ha poi votato contrariamente al bilancio consuntivo 2024 e non partecipato “per mancanza di connessione”, essendo in collegamento da remoto e non in presenza, alla votazione del bilancio preventivo 2025.
La storia recente di codesta amministrazione dovrebbe insegnare come un simile atteggiamento nei confronti di potenziali investitori sia fortemente controproducente, financo al farli desistere, come purtroppo successo in altre aree del comune.
Il nostro auspicio è che possa tornare a sedersi al tavolo con Fondazione e investitori, al fine di trovare una quadra che possa rassicurarli e garantirgli la massima apertura e disponibilità di codesta amministrazione anche nell’elaborazione dei progetti futuri e nello snellimento della burocrazia, questo perché siamo fortemente convinti sulla necessità di attrarre investitori senza respingerli per partito o posizione prese, tutto nell’esclusivo interesse della nostra amata città.
Dal canto nostro, ci mettiamo a disposizione e ci dichiariamo fin da subito disponibili a vigilare e vagliare ogni progetto per arginare sul nascere ogni ipotesi di speculazione.
Questa nostra non vuole essere un attacco alla sua persona, ma piuttosto un’apertura ad un dialogo costruttivo e formale, che possa portare ad intraprendere la strada più giusto”.
Tag: comune, fondazione collodi, opposizione, Pescia Last modified: Luglio 2, 2025

