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Incidente rider a Pistoia, Cgil: “Modello basato sullo sfruttamento”

Pistoia (domenica 13 luglio 2025) — Comunicato stampa a cura della Cgil in riferimento all’incidente occorso ad un rider a Pistoia nei giorni scorsi.

di Matteo Della Bartola

“In attesa che le autorità facciano chiarezza sulle dinamiche dell’incidente occorso giovedì 11 luglio nella zona dello stadio di Pistoia in cui è stato coinvolto un raider che si apprestava con la sua bici elettrica a fare delle consegne, duole dover registrare l’ennesimo episodio che sul nostro territorio colpisce questa categoria di lavoratori. La precarietà di questi lavoratori e di queste lavoratrici, senza un vero contratto di lavoro, spesso possessori di una partita IVA, si manifesta anche relativamente alla continuità occupazionale.

Le piattaforme si limitano ad un messaggio whatsapp o ad una mail per decidere e comunicare unilateralmente le sorti lavorative. Lo stesso algoritmo poi che procede all’assegnazione delle chiamate in servizio, tiene conto della puntualità e velocità della consegne già fatte prima di assegnarne di nuove allo stesso rider. “Chi è più performante è più probabile che ottenga nuove consegne dall’algoritmo – dichiara Fabio Capponi del NIdiL CGIL -, ciò sommato alle condizioni di scarsa sicurezza sul lavoro innesca delle dinamiche allucinanti tra i rider che sottostanno a tale sistema e che fanno di tutto per ottenere il punteggio più alto possibile da parte dell’algoritmo”. “Ci auguriamo che il giovane rider – continua Fabio Capponi – guarisca dal grave infortunio subito e si riprenda al più presto. Da parte nostra continua la battaglia a tutti i livelli per ottenere per questi lavoratori condizioni di lavoro migliori e più tutelate”.

I rider rappresentano la punta dell’iceberg di un modello di sviluppo basato sullo sfruttamento, che scarica sui lavoratori ogni responsabilità e che alimenta una malsana competizione fra ultimi sottoposti a continue pressioni per massimizzare i guadagni, percorrendo in media 20 chilometri al giorno per paghe che si attestano tra i 50 e i 200 euro lordi a settimana. Lavoratori che, per il 90 per cento, hanno contratti che non garantiscono tutele fondamentali, che lavorano sette giorni su sette, fino a dieci ore al giorno. Secondo l’osservatorio permanente del NIdiL Nazionale, il 60 per cento degli infortuni occorsi ai rider non viene dichiarato e denunciato all’Inail”.

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Tag: , , , , Last modified: Luglio 13, 2025
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