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Pescia, comitato “Nuova sede Lorenzini”: “Questa scuola s’ha da fare o no?”

Pescia (martedì 10 maggio 2025) — Il comitato Nuova sede Lorenzini interviene per fare il punto sulla scuola.

di Matteo Della Bartola

“Nessuna risposta alla lettera intitolata “Questa scuola non s’ha da fare nè oggi e nè mai” inviata dal comitato nuova sede Lorenzini, patrimonio didattico-culturale formativo di un intero territorio al sindaco e al presidente della Provincia di Pistoia, in seguito ad articoli di stampa e alle parole dette dal presidente Marmo durante l’incontro con gli studenti del liceo pesciatino.

Peccato non sia giunta nessuna risposta da parte di chi si è posto come paladino del dialogo e della trasparenza. Ne prendiamo tristemente atto. Il Lorenzini sta morendo tra spazi inadeguati e ristretti, sedi distaccate e distanti, ma non rinuncia a progettare il suo futuro con gli studenti che lo frequentano come dimostrano i risultati di altissimo livello che la scuola ottiene nelle iniziative culturali che propone e dalla partecipazione a concorsi nazionali e internazionali.

La comunità e la storia del Lorenzini si meritano una nuova sede, aule spaziose, un auditorium, laboratori innovativi, una palestra, ma ci vuole coraggio e visione, invece a oggi non c’è né il terreno e né il progetto. Nei pochi incontri avuti nel tempo richiesti spesso e con insistenza dal comitato, sia col Comune che con la Provincia, avevamo ricevuto notizie confortanti e rassicurazioni sullo stato dell’iter amministrativo necessario per accedere a fondi destinati alla costruzione di una nuova scuola.

Il ricorso al Tar contro la variante proposto da coloro che avrebbero dovuto cedere l’area ci racconta un’altra storia. Abbiamo la sgradevole sensazione che i dialoghi intercorsi con la pubblica amministrazione siano serviti solo per fornire delle versioni di comodo nel tentativo di smorzare le polemiche e poter operare in barba alla trasparenza sbandierata.

Ci dispiace ma non ci stiamo, la nostra volontà di fare da stimolo all’azione degli amministratori è stata del tutto strumentalizzata: chi amministra non può prendersi gioco degli amministrati.

Avevamo inviato all’amministrazione pubblica delle domande e abbiamo atteso con pazienza, ma inutilmente perché una risposta non ci è arrivata. Ne riproponiamo solo alcune:

1. Perché è stata modificata la variante presentata dall’amministrazione precedente riguardante il sito dove edificare la nuova scuola come abbiamo appreso dal ricorso al Tar dopo due anni?

2. Perché nell’ultimo incontro con il comitato ci è stato detto dei contatti con la proprietà e che erano state accolte positivamente le proposte del Comune?

3. Chi ha condotto la trattativa per la cessione dell’area ex Santoni?

4. Come e a chi è stata affidata la progettazione della nuova scuola?

5. I due mesi che ci erano stati comunicati per avere un primo progetto sono abbondantemente trascorsi: dov’è il progetto?

6. Perché abbiamo perso l’intero finanziamento regionale (un milione di euro)?

7. E perché il presidente della Provincia parla di aver messo a bilancio duecentomila euro per la progettazione della nuova scuola, se ne ha mandato indietro trecentomila messi a disposizione dalla Regione?

Rispondete: questa scuola s’ha da fare o no?”.

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Tag: , , , Last modified: Giugno 10, 2025
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