Pistoia (mercoledì 16 aprile 2025) — Oltreverde: coltivare il domani per le persone in situazione di forte marginalità. Si è costituita una nuova impresa sociale che intende avviare a Pistoia percorsi di inserimento lavorativo nella manutenzione del verde pubblico e privato per le persone in situazione di marginalità e in particolare senza fissa dimora.
di Matteo Della Bartola
Oltreverde nasce a seguito del percorso di accompagnamento proposto dal bando “Coltiva la tua impresa!” che favorisce la nascita e la diffusione delle imprese sociali sul territorio pistoiese e viene portato avanti ogni anno grazie al sostegno di Fondazione Caript e della Fondazione Un raggio di luce Ets con il supporto tecnico dello Yunus social business centre dell’Università di Firenze.
L’impresa sociale Oltreverde, creata da Daniela Cocchi, Stefania Corrocher, Michelantonio Di Dio, Brunero Franceschi, nasce per dare una possibilità alle persone in grande difficoltà, in particolare senza fissa dimora, che hanno la volontà e la capacità di reinserirsi nella società attraverso un percorso che permetta loro acquisire delle competenze per il successivo reinserimento nel mondo del lavoro.
L’idea di Oltrreverde è maturata nell’impegno di un gruppo di volontari e volontarie dell’associazione Raggi di speranza in stazione Odv. Quest’ultima opera a Pistoia nei pressi della stazione ferroviaria e ogni sera distribuisce pasti caldi, beni di prima necessità, buoni doccia e kit per l’igiene personale. L’associazione cerca di costruire, con questo impegno, un percorso di fiducia reciproca -tra volontari e volontarie e persone in situazione di marginalità – per dare nuove opportunità in particolare attraverso l’inserimento lavorativo o l’inserimento in società. L’opportunità di reinserimento socio-lavorativo per le persone svantaggiate consentirà loro di ottenere: un riscatto personale, economico e sociale di coloro che la società esclude; uno sviluppo solidale ed equo della società stessa; il recupero della autonomia e autostima da parte delle persone svantaggiate. La capacità di fornire alloggio permette, se necessario, anche lo sviluppo di un approccio secondo i principi housing first togliendo letteralmente le persone dalla strada.
