Pistoia (giovedì 17 aprile 2025) — Il capogruppo Pd Matteo Giusti parla a proposito del voto contrario alla delibera Tari 2025.
di Matteo Della Bartola
“Il nostro gruppo consiliare – spiega Giusti – ha espresso voto contrario alla delibera sulla Tari 2025 approvata dalla Giunta. Non possiamo accettare una manovra che, ancora una volta, scarica sui cittadini e sulle imprese un servizio che non funziona, senza offrire nessuna strategia credibile per migliorarlo.
Quasi 25 milioni di euro saranno prelevati complessivamente dai contribuenti pistoiesi, tra famiglie e attività economiche. Eppure, in cambio, la città riceve cassonetti stracolmi, raccolta inefficiente e disagi quotidiani.
Il centro storico ha visto l’installazione di costosi cassonetti interrati – abbiamo sempre espresso perplessità e dubbi sulle posizioni scelte – ma il resto del territorio è completamente abbandonato, dalla periferia alle zone collinari. Nelle periferie e nelle frazioni il servizio resta insufficiente, nonostante le bollette arrivino puntuali, salate e senza sconti.
Non si può nascondere l’aumento delle tariffe dietro qualche agevolazione. Le agevolazioni per le fasce più fragili sarebbero giuste e doverose, ma non possono essere l’unico strumento di un sistema che continua a non premiare chi differenzia, non coinvolge i cittadini, non sperimenta nulla di nuovo.
Pistoia è ancora fanalino di coda nella raccolta differenziata, e questo è il risultato di anni in cui è mancata una strategia chiara e strutturata. Sarebbe servito lavorare con serietà per raggiungere i livelli di raccolta differenziata delle città limitrofe, invece non è stato fatto.
Come per il rendiconto, anche su Tari assistiamo a un approccio puramente tecnico e numerico, senza alcuna visione politica, senza un piano, senza un futuro chiaro.
Chiediamo alla giunta di cambiare rotta: serve un piano straordinario per la raccolta rifiuti, che coinvolga tutta la città, non solo il centro. Serve trasparenza sul servizio e sulle responsabilità, e serve ridare fiducia ai cittadini che pagano, ogni anno, per un servizio che merita molto di più”.