Pistoia (martedì 15 luglio 2025) — Il Partito Democratico interviene dopo le affermazioni del consigliere comunale Bojola (Forza Italia).
di Matteo Della Bartola
“Avevamo dato per scontato che ieri, durante la seduta del consiglio comunale, il consigliere Iacopo Bojola (Forza Italia – Amo Pistoia Civica) avrebbe trovato spazio e modo per rivolgere le proprie scuse alla Cgil e al nostro consigliere Agostino Fragai. Ma Bojola ha preferito limitarsi a dichiarare di essere stato male interpretato, senza assumersi alcuna responsabilità.
Gravissime le parole utilizzate in aula dal consigliere la settimana scorsa: Bojola aveva prima puntato il dito contro la Cgil, affermando che “un sindacalista della Cisl della Breda [..] è stato gambizzato perché non era omogeneo a quella che era l’impostazione della Cgil”, quindi si era rivolto a Fragai, che, a suo dire, si era stizzito “perché era tra loro in quei momenti, […] ha sostenuto quelle posizioni”. Insomma, a tutti gli effetti un accostamento tra la Cgil – e il nostro consigliere – al terrorismo degli anni di piombo.
Ci saremmo aspettati un immediato chiarimento e delle scuse formali da parte di Bojola, tuttavia oggi il consigliere si è trincerato dietro la pretesa di un banale malinteso.
Ma i motivi di sbigottimento non sono ancora finiti: pesa l’assenza del sindaco Tomasi, che nel precedente consiglio comunale non aveva preso alcuna posizione in merito a queste gravi affermazioni. Nonostante si trovasse a Palazzo di Giano, Tomasi ha deciso di non mostrarsi in aula. Come dobbiamo interpretare questo silenzio da parte del primo cittadino? Le elezioni regionali sono l’unica preoccupazione di Tomasi, oppure condivide le esternazioni di Bojola?
Sottolineiamo poi come l’intera maggioranza consiliare sia rimasta in silenzio, senza condannare né prendere le distanze da tali affermazioni. Pesano sia le pressioni della Lega, sia il percorso di candidatura del sindaco, quindi è più comodo tacere anche per non portare alla luce le divisioni interne su un tema che va a toccare il tessuto sociale e culturale della città, e che in quanto tale dovrebbe essere cruciale, soprattutto per un primo cittadino.
Invitiamo la maggioranza a riflettere seriamente sul proprio ruolo e sulle responsabilità che ricopre nei confronti della comunità. Molto probabilmente le nostre parole cadranno nel vuoto, ma da parte nostra non verrà mai meno l’impegno a difesa dei valori democratici e del rispetto verso un sindacato che da decenni è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori nella difesa dei loro diritti”.


