Cgil e Cisl: “Il governo non investe nella scuola, tanti problemi per il personale Ata”

Pistoia (mercoledì 21 maggio 2025) — Giandomenico Lotito (segretario provinciale Flc Cgil) e Gian Michele Mostardini (segretario generale Cisl Scuola Toscana Nord) fanno alcune considerazioni sull’organico di diritto del personale Ata per l’anno scolastico 25/26 nella provincia di Pistoia.

di Matteo Della Bartola

“In questi giorni abbiamo avuto la comunicazione relativa alla consistenza dell’organico di diritto del personale Ata della scuola e ancora una volta ci vediamo costretti a formulare considerazioni negative, dovute al fatto che si vuol continuare a risparmiare sul servizio – scuola, che è sia un servizio essenziale che un diritto dei cittadini, per altro sancito dalla Costituzione.

Il servizio di sicurezza, assistenza agli alunni con disabilità e di igiene offerto dai collaboratori scolastici, così come quello dei servizi di segreteria offerto dagli assistenti amministrativi e quello di supporto alla didattica proprio degli assistenti tecnici, non potranno essere garantiti anche per il prossimo anno scolastico, dati i numeri, e di questo dobbiamo ringraziare il Ministero dell’Istruzione e del Merito che continua a non investire nella scuola e in questo modo continua a mantenere precario circa il 22,5% del personale Ata in organico di diritto.

Auspichiamo che con l’organico di fatto si possano coprire le falle che restano aperte, dati i numeri dell’organico di diritto, nella consapevolezza che in questo modo non si offre un servizio di qualità alla cittadinanza, dato che non si risolve il problema della sicurezza nelle scuole né della corretta gestione degli alunni. Inoltre continuare a puntare sull’organico di fatto invece che su quello di diritto per garantire i servizi minimi, accentua la precarietà dei lavoratori coinvolti che non vedono una prospettiva di stabilizzazione nel breve termine.

Vogliamo anche sottolineare che con questi numeri non si affronta neanche il problema delle mansioni ridotte che interessano molte collaboratrici data la permanenza al lavoro fino a età inoltrata”.