Pieve a Nievole (lunedì 19 maggio 2025) — L’assessora regionale Alessandra Nardini ha rilasciato un comunicato in risposta agli attacchi della consigliera leghista Luciana Bartolini sui percorsi di educazione alla parità e all’affettività nelle scuole.
di Matteo Della Bartola
“Non c’è limite al peggio e alle falsità! Oggi addirittura la destra, per bocca della consigliera regionale leghista Bartolini, si inventa di sana pianta che io avrei annunciato a una iniziativa a Pieve a Nievole la creazione di sportelli per incanalare bambini verso la transizione di genere.
Voglio augurarmi che la consigliera Bartolini avesse l’audio disturbato, o che le sia stato riferito male. In tal caso, però, le ricordo che è lautamente pagata e che ha tutti gli strumenti per informarsi e comprendere bene prima di parlare a vanvera a mezzo stampa e che rettifichi la sua dichiarazione.
Ma, non essendo così fiduciosa posto che solo a raccontarla una bugia del genere qualifichi chi lo fa, provo comunque a fare chiarezza partendo da un punto fermo: nessuno incanala nessuno, tantomeno le bambine e i bambini. Siccome sono settimane che provano a terrorizzare le famiglie, dicendo che noi vogliamo esportare la teoria gender, spingere le bambine e i bambini a cambiare sesso e non so bene cosa altro, è arrivato il momento di smascherare queste bugie.
Quello che crediamo fermamente necessario è destrutturare stereotipi e ruoli di genere per sconfiggere e prevenire discriminazioni, disuguaglianze, e violenze. Sensibilizzare, educare alla parità e al rispetto delle differenze. Facciamo degli esempi proprio pratici pratici, vediamo se anche la consigliera Bartolini capisce: spiegare in una scuola che se a una bambina piace il blu e non il rosa o se a una piace giocare a calcio invece che pallavolo o danza, questo non è affatto un problema e che la bambina in questione non è un maschiaccio, è così pericoloso o è giusto? Spiegare che se un babbo cambia il pannolino a sua figlia o a suo figlio non è un mammo, o che se contribuisce alle faccende domestiche non aiuta la sua compagna, ma fa giustamente la sua parte, è pericoloso o è giusto?Spiegare a una ragazza che se vuole scegliere un istituto professionale con indirizzo meccatronico può farlo, come può iscriversi successivamente a ingegneria aerospaziale perché non è vero nulla che è meno portata del suo compagno di banco, è pericoloso o è giusto? Spiegarle poi che non è accettabile che guadagni meno del suo collega uomo e che non abbia le stesse opportunità di carriera, è pericoloso o giusto? Spiegare a un ragazzo che se una ragazza dice no, anche se stanno insieme, è no, o che se lei decide di lasciarlo è ovviamente libera di farlo e lui non può ossessionarla e perseguitarla perché quella ragazza non è una sua proprietà, è pericoloso o è giusto? Spiegare in una classe che può accadere che una donna o un uomo si innamorino di una persona del loro stesso sesso e che questo non può certo giustificare che siano discriminati, è pericoloso o necessario? Spiegare che nessuna persona è sbagliata, che ogni persona ha il diritto di essere chi è, di amare chi ama e di essere rispettata, è pericoloso o è giusto?
L’elenco degli esempi sarebbe lungo, ma questo lo reputo già esaustivo. Ora mi piacerebbe che la consigliera Bartolini e, con lei, tutte e tutti gli esponenti della destra toscana che in questi giorni hanno scientificamente raccontato balle per spaventare le persone, rispondessero a queste facili domande, poi chiedessero scusa e si vergognassero anche un po’.
Io intanto, siccome temo di dover aspettare un bel po’ perché questo accada, provo a impegnarmi in qualcosa di più utile dei loro vergognosi attacchi, che nascondono una cosa sola: vogliono mantenere così questa società, la vogliono patriarcale, sessista e machista, omofoba e transofoba, come sono loro. Siamo orgogliosamente diversi: io voglio cambiarla e continuerò a impegnarmi con tutte le mie forze per farlo”.
Tag: educazione alla parità, Pieve a Nievole, politica Last modified: Maggio 19, 2025