Pistoia (giovedì 9 ottobre 2025) — C’è una provincia italiana che da sola esporta più di intere regioni nel comparto delle piante vive: è Pistoia, cuore pulsante del vivaismo ornamentale nazionale. Un primato che neanche la Toscana, patria di questo distretto produttivo, riesce a eguagliare al suo interno.
di Matteo Della Bartola
A confermare la leadership del polo pistoiese arrivano i dati del secondo trimestre 2025: oltre il 30% delle esportazioni italiane di piante ornamentali destinate ai mercati esteri proviene da questa provincia. Lo evidenzia Coldiretti Pistoia, che ha analizzato gli ultimi dati Istat. Tra marzo e giugno 2025, l’export ha raggiunto i 92 milioni di euro, in leggero aumento rispetto ai 91,3 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente.
“Nonostante i risultati positivi – sottolinea il presidente di Coldiretti Pistoia, Fabrizio Tesi – il settore resta fragile, condizionato dall’instabilità geopolitica globale. Le piante vive, pur essendo un’eccellenza italiana, non rientrano tra i beni essenziali e quindi subiscono l’andamento dell’economia internazionale”.
Eppure, gli imprenditori del verde continuano a investire e a innovare, nonostante margini ridotti e costi di produzione elevati. Il futuro del comparto, spiega Tesi, si costruisce puntando su un doppio obiettivo: sostenibilità ambientale ed economica.
Un esempio concreto arriva dalla gestione intelligente delle risorse idriche. Oltre ai tradizionali impianti a goccia e laghetti di recupero, molte aziende hanno adottato sistemi di monitoraggio avanzato, capaci di ridurre del 30% il consumo d’acqua. Sensori di umidità installati nel suolo o nei vasi, collegati a centraline meteo, rilevano in tempo reale lo stato di salute delle piante e i loro fabbisogni idrici. I dati, trasmessi su smartphone o tablet, permettono agli agricoltori di dosare l’acqua con precisione, evitando sprechi o carenze.
L’innovazione passa anche attraverso la lotta sostenibile alle infestanti. Il centro di ricerca Crea-Of, in collaborazione con aziende della rete Coldiretti, ha sviluppato un pacciamante organico brevettato. Si tratta di una miscela naturale arricchita con un collante ecologico, in grado di contrastare la crescita delle erbe infestanti nei vasi senza ricorrere a erbicidi chimici come il glifosato. Prodotto con scarti della lavorazione del legno, questo materiale si inserisce in un modello di economia circolare e mantiene la sua efficacia nel tempo.
“Questi sono solo due esempi di come il vivaismo pistoiese stia affrontando le sfide attuali – conclude Tesi –. Innovazione, sostenibilità e capacità di adattamento sono le leve su cui puntare per difendere la nostra competitività. L’obiettivo è chiaro: far sì che Pistoia resti anche in futuro la capitale del verde, in Europa e nel mondo”.
Tag: Coldiretti, export, pistoia, sostenibilità, vivaismo Last modified: Ottobre 9, 2025
